Durante le pulizie in casa si utilizzano ogni giorno le spugne colorate: ognuna di esse ha delle caratteristiche ben precise, ecco come distinguerle e a cosa servono.
Ogni ambiente della casa necessita di specifiche pulizie e dei relativi strumenti necessari per svolgerle. Tra i più comuni vi sono le spugnette abrasive. Un classico dell’igiene in cucina, sono praticamente multiuso. La loro versatilità infatti, porta spesso ad utilizzarle anche in aree diverse per determinate superfici.
Sono dunque delle alleate imprescindibili di ogni giorno e sono presenti sempre in grande quantità, ma la loro efficacia dipende ovviamente anche dall’uso che se ne fa. Se non utilizzate correttamente, rischiano di compromettere l’igiene, contribuendo addirittura alla maggiore diffusione di batteri e germi.
É molto frequente, al momento dell’acquisto, trovare un’ampia scelta di confezioni di spugne colorate. Molto più di una semplice motivazione stilistica, questa differenziazione è fondamentale nella loro distinzione. Confondere le spugne usate per pulire tra loro può condurre alla famosa “contaminazione crociata”, ossia il pericoloso passaggio di microrganismi o componenti chimici tra i vari alimenti.
Oltre a questo si aggiunge anche la possibilità di danneggiare le diverse superfici, se non pulite con la giusta spugna. Esiste dunque una vera e propria codificazione che merita di essere conosciuta e decifrata alla perfezione.
Quando si sceglie un prodotto da acquistare (anche se si tratta di strumenti per la pulizia), si è attratti certamente dal suo design. La vista del proprio colore preferito, ad esempio, può invogliare a scegliere un articolo piuttosto che un altro, anche se si tratta di una decisione sbagliata.
Nel caso delle spugne multiuso che si usano comunemente in cucina, la differenziazione merita di essere esaminata con più attenzione, al fine di ridurre il rischio di rovinare le superfici e di ostacolare la diffusione di germi e batteri. Quali sono quindi, i colori delle spugnette e il loro corretto uso?
La più famosa è la spugna gialla. Si differenzia dalle altre perché più delicata e meno abrasiva e si presta pertanto al lavaggio di superfici come lavelli da cucina e lavabi in ceramica da bagno. Ancor meno abrasive sono le spugne di colore blu. Queste consentono di pulire con tranquillità superfici delicatissime come il vetro, senza alcun pericolo che si graffino o perdano la loro lucentezza.
Molto utili grazie al loro livello medio di abrasività sono le spugne verdi. Queste infatti, dovrebbero essere sempre presenti al momento del lavaggio dei piatti. Svolgeranno il loro compito alla perfezione. Infine, sono più rare, ma è altrettanto importante tenerne almeno qualcuna in casa.
Le spugne rosa o rosse (in alcuni casi anche in versione arancione), rappresentano una scelta vincente al momento di pulire i residui più ostinati dalle padelle. Sono tra tutte le più abrasive e si prestano perciò, ad eliminare ogni traccia di sporco facendo tornare le pentole brillanti con una sola passata.
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