Le truffe delle bollette registrano dati preoccupanti nell’ultimo anno: come riconoscerle e in che modo difendersi.
In un periodo storico dove le bollette sembrano dover subire l’ennesimo rincaro, a metterci il carico da novanta sono i criminali informatici, coloro che da sempre si approfittano del mondo digitale per produrre strategie ad hoc volte a truffare l’ignara vittima.
Nonostante negli ultimi anni ci sia diversa informazione per proteggersi dai raggiri, l’espansione dell’Intelligenza Artificiale rende le truffe più sofisticate, credibili e difficili da riconoscere. Tanto sofisticate che ad oggi arrivano addirittura via posta. E quando di mezzo ci sono le bollette, la questione si complica: secondo un rapporto della CISL Pensionati, nell’ultimo anno circa 4 milioni di italiani sono stati vittime di truffe o tentativi di truffa nel settore delle utenze domestiche.
Questo fenomeno ha registrato un incremento del 28% rispetto all’anno precedente. Una delle tecniche che non passano mai di moda è la ‘truffa del sì’. In tale sistema, i criminali si fingono operatori telefonici e pongono semplici domane innocue alla vittima per farle pronunciare un sì (tipo: lei è il sig..?). Quella semplice affermazione è quanto basta per attivare contratti non richiesti, ritagliando e modellando la chiamata. In questo contesto però, a destare preoccupazione sono anche le false bollette.
Le bollette false non si limitano più a circolare solo online: sempre più spesso vengono inviate via posta o email, con un formato così credibile da trarre in inganno anche gli occhi più attenti. I truffatori sfruttano loghi aziendali, font e linguaggi che sembrano usciti direttamente dai sistemi dei fornitori di energia o gas. In questi documenti, i dettagli sono studiati per sembrare autentici, con importi e scadenze che inducono la vittima a pagare immediatamente.
Un esempio tipico è rappresentato da lettere recapitate a domicilio, contenenti presunte bollette non pagate con scadenza ravvicinata, spesso accompagnate da minacce di interruzione del servizio. Per quanto riguarda le email, il pericolo aumenta: queste truffe spesso includono link che rimandano a siti fraudolenti o moduli da compilare, studiati per sottrarre dati personali e bancari. Non meno diffusi sono gli SMS, che segnalano fantomatici arretrati da saldare entro poche ore tramite un click sul link fornito.
Per proteggersi, è fondamentale adottare alcuni accorgimenti: non aprire link sospetti né scaricare file da email o SMS di dubbia provenienza. Inoltre, controllare con attenzione le bollette ricevute, verificando la correttezza dell’IBAN e dei dati personali, e contattare il servizio clienti ufficiale del proprio fornitore in caso di dubbi.
In caso di sospetto, è bene fare un respiro e non cadere nella fretta: anche fosse vero, pagare una bolletta in ritardo non significherà vedersi staccare le utenze, specialmente se si è sempre stati regolari. Per ultimo, ma non meno importante, segnalare le truffe alle autorità può davvero contribuire a contrastare un fenomeno sempre più insidioso e deleterio.
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