L’Italia torna a preoccuparsi per un virus si tratta dell’Hmw che ha iniziato a contagiare anche nel nostro paese e che prevede un picco molto a breve.
Secondo il Centro per la sanità pubblica di Kiev in Ucraina sono tredici i casi di contagio da metapneumovirus nel paese, l’arrivo in Europa è questo che ha aperto anche al nostro paese.
Questo virus è stato diffuso in Cina e colpisce il tratto respiratorio superiore e inferiore in persone di tutte le età colpendo in particolar modo i bambini e chi ha un sistema immunitario indebolito. Quello che preoccupa è il forte precedente legato al Covid che ancora risuona nelle nostre teste per quanto passato nel 2020 e nei due anni seguenti.
Per la prima volta questo virus fu identificato nel 2001 e appartiene a quella famiglia di Pneumoviridae insieme all’Rsv (virus respiratorio sinciziale). In Ucraina la situazione al momento è sotto controllo, ma in Italia come stiamo? C’è sicuramente grande preoccupazione e una situazione da tenere monitorata con grandissima attenzione evitando che tutto questo possa diventare presto molto complicato da gestire e preoccupante per un pubblico sempre più variegato. Aspettiamo di vederlo e scopriremo quello che accadrà sperando di poter tirare presto un sospiro di sollievo.
Cosa sta accadendo in Italia con il virus Hmpv? A Il Messaggero ha parlato Matteo Bassetti, direttore della clinica malattie infettive dell’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova. Questi ha specificato: “Nel momento in cui dovesse esserci un’iperdiffusione, come quella che sta avvenendo in Cina, è certamente un virus per il quale non tutti hanno evidentemente anticorpi e quindi potrebbe dare esito a una diffusione anche epidemica”.
Si tratta però di un patogeno già conosciuto in Italia, spiega lo specialista, che parla già di diversi casi. Bisogna rimanere attenti, ma allo stesso tempo nemmeno fare tragedie che potrebbero pesare molto. Aspettiamo dunque una risposta dagli organi di competenza per capire come muoverci.
Circola in inverno in primavera e provoca sintomi simili al raffreddore come viene evidenziato direttamente dall’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) attraverso le parole su X della portavoce Margaret Harris. Anche se in Cina la situazione non è ancora sotto allarme, rimane un qualcosa che preoccupa e che ha reso gli ospedali affollati e in crisi. La speranza è quella di non rivivere un anno simile a quel tragico 2020 che ha spezzato milioni di vite e lasciato un segno indelebile nelle memorie.
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